Il congedo di paternità per abbassare il Gender Pay Gap: l’iniziativa di Volvo

a cura di Sara Cricenti

 

Sentiamo sempre più parlare di Gender Pay Gap, ma cosa si intende con quest’espressione?

Si tratta della differenza nella retribuzione oraria lorda tra uomini e donne, trasversale ai vari settori dell’economia. Nel nostro Paese, il divario retributivo di genere medio è del 5% a fronte di una media UE è del 15% (per ulteriori informazioni europarl.europa.eu). Un dato non molto confortante, a ben vedere.

Come fare quindi per azzerare il Gender Pay Gap?

Il piano dell’Ue per la parità di genere 2020-25 afferma che per eliminarlo è necessario risolvere tutte le sue cause profonde: la minor partecipazione femminile al mercato del lavoro, il lavoro invisibile e non retribuito, il maggior ricorso al tempo parziale e alle interruzioni di carriera, la segregazione verticale e orizzontale fondata su stereotipi e discriminazioni di genere.

Che iniziativa ha introdotto Volvo?

Si pone in tale direzione l’iniziativa promossa dalla casa automobilistica svedese Volvo che introduce il diritto ad un periodo di congedo parentale retribuito (all’80%) di 24 settimane, circa 6 mesi, ad entrambi i neogenitori. Una tutela offerta non solo al proprio personale dipendente in Svezia, ma a quello di tutto il mondo, compiendo (ancora) un passo avanti in tema di welfare.

È certamente un’importante novità soprattutto per i papà; se infatti alle mamme era già riconosciuto tale periodo di congedo, per i genitori uomini il n° di settimane dipendeva dalle diverse leggi del Paese in cui avessero operato.

E da noi? 

Per quanto riguarda il congedo obbligatorio di paternità, misura aggiuntiva al congedo parentale, in Italia ne abbiamo iniziato a parlare nel 2012. Sotto la spinta della Direttiva Europea 2010/18/UE era stato previsto inizialmente un congedo di solo un giorno, ma negli anni è stato progressivamente allungato, fino ad arrivare a 10 giorni nel 2021 (con l’ultima legge di bilancio).

Vale la pena sottolineare come, tra il 2015 e il 2019, il numero di beneficiari di questo congedo sia aumentato costantemente, da circa 83mila a 136mila.

La situazione europea!

Volendo fare, tuttavia, un confronto con altri paesi europei che hanno introdotto il congedo di paternità, (ad esempio, in Austria c’è il cd. “Mese del Papà”: 4 settimane di congedo richiedibili post nascita) i nostri 10 giorni collocano l’Italia agli ultimi posti in Europa; evidenziando la necessità che molti passi sul tema siano ancora da compiere.

 

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